giovedì 31 ottobre 2013

Il sistema solare di cartapesta!

Ecco come ho pensato l'attività sul sistema solare! Intanto ho fatto i pianeti:

Primo strato di carta bagnata di sola acqua


Strati successivi intrisi di acqua e colla vinilica, le strisce di carta vanno pennellate con un grosso pennello piatto per aderire bene (cosa che in questa foto non ho fatto)
 Intanto i primi quattro, i più piccoli
 Attenzione alle proporzioni! I prossimi pianeti dovranno essere molto più grandi!!!
 Il problema degli anelli di Saturno (nel risolverlo mi sono sentita un pò come il padreterno)
 Ecco a che serve un vecchio hula-hoop ormai scassato.
 Ed eccoli tutti qui!!! Mercurio, Venere Terra, Marte Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone.
Il palloncino di Giove purtroppo si è sgonfiato, e il bel pianeta ne ha sofferto molto i fase di verniciatura. Attenzione nel gonfiare i palloncini, il collo va stretto bene se volete ottenere una forma sferica e non a uovo!
 E allora al lavoro!!!
Per fare la Terra ci è servito il modello

Saturno e i suoi anelli!!

Nettuno


Urano

Il sole è un grosso palloncino, purtroppo per farlo grande è diventato a uovo.. Giove è un pò sciupato e non ha ricevuto la colorazione giusta, ma ha alcuni dei suoi satelliti! Vedete anche Marte tutto rosso, e laggiù Plutone, Venere e altri. Sono belli no?

La terra e la luna!!

Finalmente in orbita

Ed ecco un pò di storie sui pianeti, e sul perchè dei loro nomi. Metto anche i nomi delle corrispondenti divinità greche.

Saturno era il Dio dell’agricoltura e della ricchezza, dominava il mondo ed era molto orgoglioso della sua forza. Ma gli predissero che uno dei suoi figli l’avrebbe superato e gli avrebbe preso il trono, diventando re degli dèi. Saturno per evitare la profezia divorava tutti i suoi figli appena nascevano. Ma sua moglie Opi (Rea), arrabbiatissima col marito, inventò un piano: partorì il suo ultimo figlio, Giove, nascosta in una caverna, e dette a suo marito Saturno una grossa pietra avvolta in un lenzuolo. Saturno la mangiò, convinto di mangiare il figlio (Il dio Saturno ha anche un altro nome: Crono, cioè il Tempo)
Il pianeta Saturno è molto grande ma è formato soprattutto da gas con un nucleo solido interno, più piccolo. Ha dei grandi anelli formati da moltissime pietruzze ghiacciate che gli orbitano intorno.

Giove figlio di Saturno era vivo, la madre l’aveva lasciato su un’isola con la capra Amaltea, che lo allattava e gli voleva bene. Giove era vivace e sempre affamato. Un giorno strizzò così forte uno dei capezzoli de Amaltea che lo schizzo di latte arrivò fino in cielo, e si trasformò in una scia di stelle, che ancora adesso possiamo vedere: la via lattea (questa è solo una delle diverse tradizioni del come si formò la via lattea)
Diventò grande e forte, combattè contro Saturno e salì sul suo trono, diventando davvero il re degli déi. Fece poi sputare a Saturno tutti i fratelli e sorelle mangiati, e anche la pietra.
Giove aveva il potere di trasformarsi in qualsiasi cosa volesse, e da sopra le nuvole lanciava sulla terra i fulmini. Era sposato con Giunone (Hera) ma ebbe moltissime amanti, ma queste storie non le ho raccontate ai bambini. (Giove ha anche un altro nome: Zeus)
Il pianeta Giove è il più grande del sistema solare, per questo ha preso il nome del re degli dèi, e come Saturno è composto soprattutto da gas.

Mentre Giove governava l’Olimpo, il Dio del mare era invece Nettuno. Il suo pianeta è infatti blu come il mare, anche se in realtà non è fatto di acqua. (Nettuno ha anche un altro nome: Poseidone)

Urano era il dio del cielo, e il suo pianeta infatti è celeste come il cielo. La parola Urano in greco significa infatti cielo.

Il nostro pianeta, la Terra, dai greci antichi veniva chiamata Gea, la dea della terra, sposa di Urano.

Il re del freddo e buio mondo sotterraneo, il luogo dove vanno le anime dei morti, era invece Plutone. Plutone un giorno, spiando il mondo dei vivi,vide una ragazza giocare su un prato al sole e se ne innamorò.
Uscì da sotto terra, la afferrò e la trascinò nel suo regno, dove la fece regina.
Quella ragazza era Proserpina, la figlia di Cerere, la dea dei raccolti e dei frutti. Cerere faceva maturare la frutta e crescere il grano, era la dea che portava il cibo agli uomini.
Appena Cerere si accorse che Proserpina era scomparsa si disperò, cominciò a piangere e gridare, e anche la terra diventò secca, venne il freddo, caddero le foglie e non maturò più la frutta nè il grano.
Giove il re degli dèi vide cosa era successo, e decise di fare qualcosa: la terra doveva ricominciare a fiorire.
Chiamò Mercurio, il velocissimo messaggero degli dèi, che aveva sandali alati e sapeva volare.
Gli disse di portare a Plutone questo messaggio:
Poteva tenere accanto a sè Proserpina, ma per sei mesi all’anno doveva lasciarla tornare a visitare sua madre, Cerere.
Plutone dovette obbedire, e per sei mesi all’anno lasciò tornare Proserpina da sua madre.
Quando Cerere poteva riabbracciare sua figlia, per la gioia la terra si scaldava, spuntavano i fiori e il grano, e l’abbondanza tornava nel mondo.
Quando Proserpina scendeva da Plutone, di nuovo la terra diventava fredda e non dava più frutti.
Per questo ancora adesso esistono l’estate e l’inverno.
Il pianeta Plutone è freddissimo e buio, perchè è il più lontano dal sole.
(Plutone ha anche un altro nome: Ade. Anche mercurio ha un secondo nome: Hermes. Cerere si chiama anche Demetra, e Proserpina nella tradizione greca è Persefone)

Venere era la più bella dea dell’olimpo: la dea della bellezza e dell’amore. Aveva sempre con sè un bambino alato, Cupido, che scagliava frecce col suo arco, colpiva il cuore e faceva innamorare la gente. Il pianeta Venere ha dei dolci colori. (Venere ha anche un altro nome: Afrodite. Cupido viene chiamato anche Eros)
Marte è il dio della guerra: forte, coraggioso e feroce, era un guerriero terribile e sapeva solo combattere.
Quando Venere riesce ad addolcire e a placare Marte col suo amore, nel mondo c’è la pace; quando Marte è libero di scatenarsi, nel mondo c’è la guerra.
Il pianeta Marte è rosso come il sangue.
(Marte ha anche un altro nome: Ares)

Anche il sole era una divinità, Helios. Aveva il potere di vedere e ascoltare qualsiasi cosa volesse. Ogni mattina usciva dal mare portando in cielo un carro che trasportava il sole, e ogni sera scendeva nel mare, lasciando dietro di sè le stelle e sua sorella la luna, Selene.



mercoledì 2 ottobre 2013

"Arazzi" juta e lenci

L'idea iniziale era un albero genealogico di panno lenci cucito sulla juta, ed ecco cosa abbiamo fatto:

 Filo da ricamo grosso e spesso, a punto festone. La juta è stata raddoppiata in fase di orlatura per nascondere i fili sul retro.


 Magari col ricamo provo ad allenarmi ancora un pò......
 Nel cesto ci sono delle mele in più, già ricamate e ognuna con un filo per appenderla. Sono i nipotini che nasceranno..sempre se l'albero verrà usato come albero genealogico, con le foto di famiglia sulle mele!



Poi i bambini hanno inventato un albero tutto loro, pieno di limoni (frutto preferito) e con aggiunta di animaletti e piante. Stavolta abbiamo usato il punto filza che è più facile, e l'arazzo è stato cucito quasi interamente dai bambini. Ci hanno tenuto soprattutto a riempire di frutti i cespugli di lamponi, altro frutto molto amato. In alto a destra c'è l'icona dell'alberello che ha voluto aggiungere la mia bambina.
Un pò spiegazzato, ma fatto con tutto il cuore!