lunedì 11 marzo 2013

Riccidoro e i tre Orsi


C’erano un volta tre Orsi  che vivevano in una piccola casa nel bosco.
C’era Papà Orso grosso grosso, con una voce grossa grossa; c’era Mamma Orsa grossa la metà, con una voce grossa la metà; e c’era un Orsetto piccolo piccolo con una voce piccola piccola.
Una mattina i tre Orsi facevano colazione, ma visto che la zuppa d’orzo era troppo calda, Papà Orso propose di fare una passeggiata nel bosco mentre si raffreddava.
Mentre erano via, arrivò una bimba chiamata Ricci d’oro. Quando vide la casetta, si domandò chi mai potesse vivere là dentro, bussò più volte alla porta, ma nessuno rispose. La bimba allora aprì la porta ed entrò. Vide una tavola apparecchiata per tre. C’era una ciotola grossa grossa, una ciotola grossa la metà e una ciotola piccola piccola. Assaggiò la zuppa nella ciotola grossa: -Oh, questa è troppo calda! - ; Assaggiò la zuppa della ciotola grossa la metà: - Oh, questa è troppo fredda! - Infine assaggiò la zuppa dalla ciotola piccola piccola: - Oh, questa si che va bene! -  e se la mangiò tutta.

Intorno alla tavola vide tre sedie: una grossa grossa, una grossa la metà e una piccola piccola. Riccidoro provò a sedersi sulla sedia grossa grossa - Questa è troppo dura! -
Poi si sedette su quella grossa la metà: - Questa è troppo molle! - Poi provò quella piccola piccola: - Oh, questa si che va bene! -  E vi si sedette con tanta forza, che la ruppe.
Entrò in un’altra stanza dove c’erano tre letti: uno grosso grosso, uno grosso la metà e uno piccolo piccolo. Provò a sdraiarsi su quello grosso grsoos: - Oh, questo è troppo duro! - esclamò. Poi provò quello grosso la metà: - Oh, questo è troppo molle! -  Infine quello piccolo piccolo: - Oh, questo si che va bene! - Sospirò, e prese subito sonno.


Mentre Ricci d’oro dormiva i tre Orsi tornarono dalla passeggiata nel bosco. Guardarono la tavola.
Papà Orso disse con la sua voce grossa grossa: - Qualcuno ha assaggiato la mia zuppa! -. Mamma Orsa disse con la sua voce grossa la metà: - Qualcuno ha assaggiato la mia zuppa!- . L’orsetto piccolo invece, disse con la sua voce picola piccola: - Qualcuno ha assaggiato la mia zuppa e se l’è mangiata tutta! -. Entrarono poi nella seconda stanza; Papà Orso guardò la sua sedia e disse con la sua voce grossa grossa: – Qualcuno si è seduto sulla mia sedia! -. Mamma Orsa guardò la sedia e disse con la sua voce grossa la metà: - Qualcuno si è seduto sulla mia sedia! -  L’orsetto piccolo piccolo disse, con la sua voce piccola piccola: - Qualcuno si è seduto sulla mia sedia e l’ha rotta! -.

I tre Orsi entrarono infine nella camera da letto. Papà Orso disse con la sua grossa voce: - Qualcuno si è steso sul mio letto! -. Anche Mamma Orsa disse con la sua voce grossa la metà: - Qualcuno si è steso sul mio letto! -disse lo stesso. L’orsetto piccolo gridò con la sua voce piccola: – Qualcuno si è steso sul mio letto, ed eccola qui! -.
La voce acuto dell'orsetto piccolo piccolo svegliò Riccidoro, e voi potete ben immaginare come si spaventò nel vedere i tre Orsi che la guardavano. Balzò giù dal letto, attraversò di corsa la stanza, saltò fuori dalla finestrella bassa, e fuggì via nel bosco tanto in fretta come mai le sue gambe l'avevano fatta correre.

Come ho raccontato questa fiaba ai bambini:

 Avendo di fronte a me dei bambini molto piccoli, la soluzione dei pupazzi è la più facile, perchè i bambini poi vogliono toccare, mettere e togliere dai letti, dalle sedie.. Ho fatto le sedie di cartoncino e stoffa (quella grande è una scatola di scarpe col coperchio in verticale, quello della mamma è costruito intorno a un rotolo esaurito di scotch da pacchi con una palla di imbottitura dentro, la piccola sedie è una scatola di medicinali ricoperta di stoffa e con le gambe di bastoncino cinese, due delle quali asportabili), i letti di carta li ho fatti così e poi attrezzati con coperte e cuscini rimediati tra i giocattoli di mia figlia.