Poi con delle orecchie di cartoncino marrone e un pezzo di feltro marrone legato sulla schiena i bambini hanno interpretato la fiaba. Alla fine c'erano foglie dappertutto!! Poi ognuno ha fatto il suo riccio di pasta di sale e stecchini..ognuno col suo stile :-)

Ecco qui la fiaba:


C'era una volta, nel folto di un bosco, mamma Lepre che aveva preparato una buona ciotola di zuppa a Leprotto. Leprotto se l'era mangiata tutta, e la sua mamma felice gli accarezzava la testina e le orecchie vellutate.

Il Riccio li guardava in silenzio, invidioso e malinconico: lui così pieno di spine, non riceveva mai carezze da nessuno! Per la tristezza si mise a piangere, e singhiozzava così forte che mamma Lepre se ne accorse e andò a vedere.

-Povero Riccio, che hai? Posso aiutarti?- gli disse mamma Lepre.
-E chi mai potrebbe aiutarmi! Sono pieno di spine e nessuno può accarezzarmi, ed è per questo che piango..-rispose il Riccio.


-In effetti sei spinoso, caro. Ma noi ti vogliamo bene! E anche la tua mamma, ti vuole molto molto bene!!
-Grazie..sei gentile. Però nessuno mi può accarezzare ugualmente!-

Mamma Lepre ci pensò un pò su, poi suggerì al Riccio:
-Caro Riccio, vorrei tanto accarezzarti, se tu potessi diventare più morbido lo farei di certo..qui ci sono tante foglie cadute, perché non provi con queste?


Mamma Lepre aveva ragione!!! Il Riccio si rotolò nelle foglie, a lungo, a lungo, finché le foglie gli si infilarono sulle spine tanto che diventò una palla di foglie secche, e adesso era così morbido che tutti potevano accarezzarlo! Finalmente era felice.



Fiaba russa.